13.4.12

interview:: ConCreta


Nano-N): breve descrizione della tua "produzione"
ConCreta-C):  Mi chiamo Veronica, arrivo da ben dieci anni di scuole d'arte, tra superiori e Accademia di Belle Arti, ma solo dopo essermi lavata via l'odore dello studente ho trovato verso cosa incalanare la mia voglia, ma soprattutto necessità, di creatività: la ceramica.
Principalmente lavoro la creta al tornio e per imparare a farlo non c'è miglior modo se non farlo.
Affondare le dita nella creta che gira credo sia, per me, la miglior terapia, in quel momento esisto solo io e la materia tra le mie mani, tutto intorno gira in un vortice sfocato. Io rimango il solo punto fermo. Ci sono volte in cui mi sembra di fluttuare ad un palmo da terra. 


N): 
Cos'è per te la creatività?
C): 
Non amo le definizioni, ma dovendomene assegnare una, direi che creativa mi calza a pennello.
La creatività non è legata solo al "fare" arte, la creatività è un modo di essere. Creativo è preparare un ottimo sugo con niente in casa, creativo è il vedere quante cose potresti fare con quel misero pezzo di stoffa, che la maggior parte delle persone avrebbe già buttato da almeno due settimane.
Ma soprattutto la creatività non si impara a scuola. 


N): 
E l'artigianato?
C): 
Se penso all'artigiano, mi si presenta davanti agli occhi l'immagine di un omino che intaglia il legno.
Artigianato è una parola che mi porta indietro nel tempo, per cui provo un profondo rispetto e ammirazione, sentimenti forse dovuti anche al luogo in cui sono nata e vivo. Un paese dove vengono esaltati grandi artisti e dimenticati coloro che hanno il merito di tutto.
L' artigianato ha il sapore della tradizione e forse è per questo che sento di non farne parte appieno, ma i tempi cambiano e tutto si evolve, e con quel tutto probabilmente anche l'artigiano. 


N):  
Da cosa e come nasce un tuo progetto?
C): L' ispirazione arriva in maniera inaspettata, come un acquazzone estivo, ti travolge.
Oggetti, animali, persone, qualsiasi cosa che vedi continuamente di colpo ti da qualcosa di nuovo. Un semplice animaletto, come può essere un pettirosso, visto milioni di volte, un giorno si posa su un ramo dell'olivo in giardino e ti guarda. Ecco, in quel momento nella mia testa è nato qualcosa.
Una costante che mi accompagna da sempre è l'imprevedibilità degli errori, e la smaltatura non ha fatto che esaltare questo aspetto. Dagli errori spesso nascono cose meravigliose, la bravura poi sta nel dominarli. 


2 comments:

  1. grazie Fernanda :*
    che emozione, vado a fare un po' di pubblicità.
    tanti baci

    ReplyDelete
  2. Bella intervista :) e bella la definizione/non definizione di creatività! :D

    ReplyDelete

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...